I “fumi di saldatura” sono tutte le emissioni che si producono per vaporizzazione dei metalli e per decomposizione e diffusione nell’aria dei materiali fusi.

Recentemente lo IARC (International Agency for Research on Cancer) ha aggiornato la classificazione di queste emissioni da Gruppo 2B “possibili cancerogeni per l’uomo” (IARC 49, 1990) a Gruppo 1 “cancerogeni per l’uomo” (IARC 118, 2018). Vediamo allora quali sono le conseguenze per la salute e sicurezza dei saldatori e quali sono gli adempimenti per il datore di lavoro.

Cosa sono i fumi di saldatura?

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I fumi di saldatura sono una delle componenti che vengono liberate nella operazioni di saldatura, con polveri, gas e vapori. Secondo quanto indicato Factsheet SUVA dell’aprile 2013 “Rischi sanitari della saldatura”, nei fumi e nei gas si trovano complessivamente circa 40 sostanze chimiche in base alla tecnologia ed ai materiali utilizzati per questo processo.

La principale fonte dei fumi di saldatura è rappresentata dagli “elementi consumabili” (elettrodi) impiegati e dalle superfici sottoposte a saldatura. La composizione dei fumi riguarda per lo più la composizione dell’ “elemento consumabile” impiegato ma devono essere altresì considerate ossidazioni, dissociazioni e altre reazioni chimiche che possono avvenire nelle immediate vicinanze dell’arco creato per la saldatura.

Il fumo si forma con la condensazione e l’ossidazione dei metalli nella fase di vapore, ed in seguito a una combustione incompleta di materiali organici come il materiale d’apporto o il rivestimento.

 

Quali sono i rischi connessi ai fumi di saldatura?

L’attività di saldatura comporta esposizioni a fumi, gas, radiazioni ultraviolette e campi elettromagnetici e co-esposizioni ad amianto e solventi. L’entità e la tipologia esposizione dipendono dal processo utilizzato, dal materiale saldato, dalla ventilazione, dal grado di protezione e dall’uso della protezione personale.

Gli effetti sulla salute del lavoro di saldatura tradizionale possono essere acuti e cronici.

Tra i principali effetti respiratori acuti troviamo la febbre da fumi metallici la diminuzione della funzione respiratoria durante il turno di lavoro. Il calore, l’elettricità e le radiazioni UV possono causare lesioni cutanee e oculari.

Gli effetti cronici sull’apparato respiratorio includono la bronchite cronica, la siderosi (una forma di fibrosi polmonare), l’asma ed una maggior frequenza, durata e gravità della infezioni respiratorie.

Possono verificarsi ulteriori effetti sulla salute per la presenza rischi fisici (es. rumore e vibrazioni) e rischi legati alla postura.

 

Il rischio cancerogeno dei fumi di saldatura

L’effetto cronico più rilevante causato dai fumi di saldatura è il possibile incremento dell’incidenza di cancro.

Prima della pubblicazione IARC (IARC Monograph 118) era stato ipotizzato che il rischio cancerogeno era circoscritto alla sola saldatura di acciaio inossidabile per il contenuto in cromo e nickel, noti cancerogeni polmonari.

Con la IARC Monograph 118 del 2018 i ricercatori hanno analizzato la letteratura medica esistente e sono giunti alla conclusione che esistono prove sufficienti per affermare che i fumi di saldatura provocano cancro polmonare e che sono correlati anche al tumore al rene.

Le stesse conclusioni accompagnano anche le radiazioni ultraviolette emesse nel processo di saldatura, già di per sé classe 1 (IARC Monograph 100D) poiché provocano di melanoma oculare.

 

Come proteggersi dai fumi di saldatura

Per proteggersi dai fumi di saldatura occorre mettere in atto delle azioni preventive, come adottare tecnologie produttive in grado di ridurre il rischio derivante dall’uso per l’operatore (es. aspiratore fumi saldatura); come incrementare la percezione del rischio da parte degli operatori attraverso formazione e informazione,  affinare la scelta da parte dell’azienda e nel contempo monitorare l’uso adeguato dei DPI da parte del lavoratore, valutare il monitoraggio della popolazione lavorativa mediante sorveglianza sanitaria, eseguire indagini ambientali nell’ambiente di lavoro.

Per quel che concerne i DPI, è importante affidarsi a prodotti certificati. ICEA propone la maschera monouso per saldatura FFP2 carboni attivi, ideale sia per proteggersi da concentrazioni limitate di polveri fini, sia per la protezione dei fumi saldatura. Si tratta di un facciale filtrante versatile, ideato per proteggere le vie respiratorie in condizioni di elevato inquinamento oppure in ambienti di lavoro potenzialmente tossici (industria chimica, farmaceutica, edile, nucleare ecc), il facciale è progettato per proteggere le vie respiratorie dalla contaminazione attraverso agenti tossici come gas, polveri e fumi dannosi.

I facciali filtranti FFP2 sono certificati, monouso ed ergonomici, sono facili da indossare grazie alla valvola di espirazione in propilene e gomma naturale, che evita la formazione di condensa all’interno dell’espiratore. Inoltre la valvola è orientabile in modo da rendere possibile l’utilizzo della mascherina anche con gli occhiali.

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